elettricita' e forze elettromagnetiche indice elettrosmog radiazioni elettromagnetiche artificiali

   Interazione dei campi elettromagnetici con la materia

Campi elettrici e/o magneticiDizionario statici e/o variabili e più in generale le onde elettromagnetiche, esistono un po' ovunque a varia intensità, ma quelle che l'uomo può percepire con i suoi organi di senso sono poca cosa.

Fig. 1: Spettro elettromagnetico.
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Credit:  Sintalex news,"Inquinamento elettromagnetico industriale, prevenzione dei rischi e compatibilità")

Dell'intero spettro delle radiazioni elettromagnetiche (figura 1), che si estende per circa 25 ordini di grandezza e include onde di migliaia di chilometri di lunghezza d'ondaDizionario (campi quasi statici) e onde di milionesimi o miliardesimi di micrometriDizionario (raggi gammaDizionario, raggi da sciami cosmiciDizionario), l'uomo avverte direttamente solo le radiazioni comprese fra 0,4 e 0,9 micrometri (luce visibileDizionario), e soltanto esponendo la retina dell'occhio. Una banda un po' più ampia (i raggi infrarossiDizionario) è percepita, invece, dai nostri "recettori termici" cutanei.
Ciò non esclude che anche il resto dello spettro possa stimolare ed interferire con le strutture e gli equilibri  bioelettrici e/o chimico-fisici del nostro organismo.

Le interazioni fisiche e i relativi effetti biologici sono diversi per le varie zone dello spettro e possono apportare cambiamenti temporanei o permanenti e stimolare funzioni specifiche. Fra le più note ricordiamo la "fotosintesi clorofilliana" per la quale sono necessari raggi UVDizionario di una particolare lunghezza d'onda, molto vicina a quella che nell'uomo stimola la produzione dei "precursori per la sintesi ossea".
Inoltre sappiamo che tutti gli scambi termici nei materiali sia organici che inorganici sono regolati da emissione e assorbimento di raggi infrarossi.

Naturalmente, non sempre le sollecitazioni sono utili, e per scopi protezionistici, si raccomanda di evitare quelle dannoseDizionario. Esposizioni molto intense, provocano effetti dannosi acuti evidenti e specifici (arrossamenti, scottature) che sono un buon segnale d'allarme. Si parla di effetti termiciDizionario sui tessuti biologici quando, l'aumentato attrito fra le molecole d'acqua, comporta un riscaldamento tale da denaturare le molecole organiche come avviene nella cottura nel forno a microonde.
La situazione non è ben chiara invece, a "dosiDizionario" basse, insufficienti a provocare effetti termici irreversibili o altre manifestazioni immediate e specifiche (danni specificiDizionario). In questi casi non si possono escludere perturbazioni che potrebbero incrementare il tasso di patologie già presenti nella popolazione per altri motivi, quindi, non riconoscibili (danni aspecificiDizionario). Spesso le normali fluttuazioni statistiche di dette patologie sono molto ampie e ciò rende impossibile l'evidenziazione di piccoli aumenti di incidenza. Inoltre, alcune patologie sono a "lungo termine", cioè si manifestano clinicamente con molto ritardo (anche decine di anni) rispetto all'evento iniziale e spesso richiedono successivi stimoli per avviare il processo patologico.  Si spiegano, così, le difficoltà nel dimostrare sperimentalmente gli effetti. Dobbiamo anche aggiungere che a dosi molto basse l'organismo vivente potrebbe difendersi con la sua capacità di omeostasiDizionario), cioè di riconoscere, riparare o eliminare piccoli "disordini", prevenendo eventuali danni, così come avviene per altri agenti nocivi....  Si tratta di individuare i limiti di tale capacità nelle normali condizioni di vita.

Per quel che riguarda la "qualità della radiazione", cioè le sue caratteristiche fisiche, si deve sottolineare che lo studio delle onde elettromagnetiche ha portato all'osservazione di un effetto curioso detto: dualismo onda-corpuscolo, secondo cui un'onda si può considerare costituita da tanti corpuscoli, i fotoniDizionario. Per basse frequenzeDizionario domina l'aspetto ondulatorio della radiazione, mentre alle altissime frequenze domina l'aspetto corpuscolare. I fotoni con energia superiore a 10 eVDizionario , sono "corpuscoli" potenzialmente capaci di ionizzareDizionario la molecola dell'acqua (la più frequente negli organismi viventi), e per questo sono classificati come radiazioni ionizzanti. Operativamente, quindi, il vasto spettro delle radiazioni elettromagnetiche è distinto in due settori: IRDizionario, radiazioni ionizzanti e NIRDizionario, radiazioni non ionizzanti.  Delle IR, (che hanno comportamenti simili a quelli dei fasci di elettroni, protoni, neutroni), gli effetti fisici, chimici e biologici sono già stati ampiamente studiati anche per il forte impatto delle bombe atomiche e del fall-out (ricadute radioattive)  degli esperimenti nucleari in atmosfera, oltre che per il crescente uso del "nucleare"  in campo industriale e, particolarmente, medico (le radiazioni ionizzanti possono essere cancerogeneDizionario, ma sono anche l'arma più usata per curare tumori e neoplasieDizionario di ogni genere, specie quelle non aggredibili chirurgicamente).

ElettrosmogDizionario viene riferito unicamente al settore NIR.