Gian Domenico Cassini (continua)
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| Fig. 1:
A sinistra, la grande "macchia rossa" su Giove, scoperta da Cassini nel 1665. A destra,
Saturno con i suoi anelli. La divisione scura negli anelli prende il
nome di Divisione di Cassini, che la scoprì nel 1675. (Credit: NASA ) |
Osservò accuratamente a Bologna ben tre comete e fu tra i primi a suggerire per questi corpi celesti un'orbita circolare fortemente ellittica, ritenendoli quindi astri "ricorrenti", come verrà poi dimostrato da Halley sulle basi della legge della Gravitazione universale di Newton.
Misurò la rotazione di Marte con una accuratezza di tre minuti e determinò la distanza del pianeta dalla Terra, potendo ricavare, così, la distanza Terra-Sole - l'Unità Astronomica di base per le misure all'interno del Sistema solare - con una precisione del 7%.
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| Fig. 2:
Il
disegno di fantasia mostra la sonda Huygens rilasciata nell'atmosfera
di Titano dalla missione Cassini, che si vede a destra sotto agli anelli
di Saturno. (Credit: NASA /ESA ) |
Scoprì quattro satelliti di Saturno e la divisione tra gli anelli del grande pianeta che ancora oggi porta il suo nome, intuendo che gli anelli non fossero un corpo rigido, bensì una miriade di piccole particelle.
Per tutte queste sue fondamentali
scoperte, è stato ricordato dalla comunità astronomica, che gli ha dedicato il
Cratere Cassini sulla Luna, il Cratere Cassini su Marte e la Regione Cassini sul
satellite di Saturno Iapeto.
Inoltre, la missione congiunta NASA/ESA, che nel 2004 esplorerà il sistema di
Saturno e rilascerà la sonda Huygens sul suo maggior satellite, Titano, è
stata intitolata proprio a Cassini.
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