GIOVAN BATTISTA ERCOLANI

Giovan Battista Ercolani (1817-1883) è universalmente annoverato tra i personaggi di maggior rilievo nel panorama scientifico europeo del secolo XIX. In lui, uomo di vasta e poliedrica cultura e di alta statura morale, la passione per la ricerca scientifica, sempre perseguita con rigorosa dedizione, non fu mai disgiunta da quella patriottica che lo portò a lottare su più fronti fin dagli anni della giovinezza, senza nessun cedimento, pagando anche con l’esilio la coerenza di un forte impegno civile. Alla sua autorevolezza di ricercatore ed alla sua coerente e mirata attività di politico la medicina veterinaria italiana è debitrice, sul piano scientifico, del definitivo riscatto dall’empirismo e su quello professionale della promozione sociale.

A Bologna, sua città natale, l’Ercolani si era laureato in Medicina e Chirurgia nel 1836. Allievo di Antonio Alessandrini, che nello stesso anno aveva ottenuto l’erezione nell’ateneo felsineo di uno “Stabilimento di veterinaria pratica”, nel 1846 divenne assistente aggiunto nello stesso stabilimento. Con il maestro fu tra i fautori dell’effimera repubblica romana: nel 1848 fu eletto alla Camera dei deputati e fu nominato Segretario del Consiglio di Sanità. Alla caduta della repubblica, impossibilitato a ritornare a Bologna, riparò dapprima in varie località dell’appennino tosco-emiliano portandosi poi in Piemonte dove fu assunto come assistente alla Scuola veterinaria di Torino, della quale ebbe in seguito la direzione. In questo periodo consolidò i suoi interessi scientifici conducendo apprezzatissime ricerche comparate di istologia, di anatomia patologica, di embriologia e teratologia, fondando nel 1852 il “Giornale di Medicina Veterinaria” che fu il primo periodico italiano del genere.

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Fig.1 Ritratto di G.B.Ercolani

Dopo l’unità, afflitto oltre misura dalla morte dell’unica figlia, lasciò Torino intenzionato a ritirarsi a vita privata nella natia Bologna. Ma la nazione e la veterinaria italiana avevano ancora troppo bisogno di lui e il suo innato senso del dovere finì per prevalere sulla sua afflizione. Rientrato nell’Università di Bologna, sulla cattedra di Istituzioni di veterinaria, assunse la direzione sia dello Stabilimento di Clinica veterinaria che del Museo di anatomia patologica comparata, già tenuta dal suo maestro Alessandrini, e dal 1868 al 1871 ricoprì anche la carica di Rettore dell’Ateneo bolognese. Amico e collaboratore di Marco Minghetti, fu deputato al parlamento italiano e molto si adoperò per la riforma degli studi veterinari e per la valorizzazione anche sul piano legislativo della figura professionale del medico veterinario.

Della sua intensa attività scientifica rimangono molte memorie lette all’Accademia delle scienze di Bologna della quale fu anche segretario perpetuo. Tra le ricerche più originali che gli valsero anche vasta risonanza all’estero ricordiamo quelle sulla placenta degli animali e della specie umana e quelle sull’allora emergente campo della parassitologia.

L’Ercolani fu anche un grande cultore di storia della medicina veterinaria ed un appassionata bibliofilo, affetto, a suo dire, da una vera e propria forma di “bibliotecomania veterinaria” che lo portava a ricercare e ad acquistare per ogni dove manoscritti e stampati attinenti a questa branca della medicina, ai quali attinse per le sue “Ricerche storico-analitiche sugli scrittori di veterinaria” edite in due volumi a Torino nel 1851 e nel 1854. “Bibliotecomania” che lo portò ad acquisire un poderoso corpo di manoscritti ed opere a stampa che nel 1884, un anno dopo la sua morte, gli eredi donarono alla città di Bologna perché fosse conservato nella Biblioteca comunale dell’Archiginnasio a disposizione degli studiosi.

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Fig.2 Ricordo marmoreo di Giovan Battista Ercolani in Palazzo Poggi, sede centrale dell’Università di Bologna

A Ercolani la città di Bologna ha dedicato una via ed una scuola affiggendo anche una lapide sulla casa del centro cittadino dove ebbe i natali; l’Università ne ha perpetuato il ricordo con un busto marmoreo in palazzo Poggi mentre la Facoltà di Medicina Veterinaria gli ha intitolato la biblioteca centralizzata e, insieme ad Antonio Alessandrini che ne fu l’iniziatore, anche il Museo di anatomia patologica portato dal suo indefesso impegno a risonanza non solo nazionale.

Bibliografia

  1. P.S. MARCATO, La patologia veterinaria nel Museo “Alessandrini-Ercolani” dell’Università di Bologna, Bononia University Press, 2007
  2. M. MINGHETTI, Commemorazione di G.B.Ercolani per cura del Municipio. Discorso pronunciato nell’Archiginnasio bolognese il 23 novembre 1884
  3. L. MONTRONI, L’Opera scientifica di Giovan Battista Ercolani, Università di Bologna, prolusione per l’inaugurazione dell’anno accademico 1958-59
  4. A. VEGGETTI, N, MAESTRINI, L’insegnamento della Medicina Veterinaria nell’Università di Bologna (1783-2000), Bononia University Press, 2004

Alba Veggetti