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Guglielmo Marconi     (continua)

  Fig. 1: Il 15 giugno 1922 la cantante Nellie Melba trasmette da Chelmsford (sede storica, in Gran Bretagna, delle Compagnie Marconi) una delle prime trasmissioni radio in diretta.

Il successo dell'invenzione .

Le compagnie dei cavi telegrafici sottomarini transatlantici osteggiarono l'invenzione di Marconi, che disturbava il loro monopolio sulle comunicazioni, ma i grandi vantaggi e i notevoli sviluppi tecnici delle trasmissioni radio non fermarono la rapida espansione del loro utilizzo.

La Compagnia fondata da Marconi nel 1900 - Marconi's Wireless Telegraph Co. Ltd - si dedicò ad ampliare i servizi tra Europa e America e a installare apparecchiature radio sulle navi.

 

Pochi cenni per ricordare un continuo susseguirsi di imprese sperimentali ed applicative da parte di Marconi e dei suoi tecnici.
Nel 1899 la Royal Navy equipaggiò tre navi da guerra con i nuovi apparecchi radio, presto seguita da navi private.
Nel 1902, da bordo della corazzata Carlo Alberto, della marina militare italiana, Marconi effettuò trasmissioni radio scavalcando le catene montuose europee.
Nel 1903 organizzò un notiziario radiotelegrafico tra stazioni a terra e alcuni transatlantici.
Nel 1909 effettuò un primo esperimento di diffusione mediante radiotelefonia, quella che dopo la prima guerra mondiale si sviluppò nella radiodiffusione.

 

Fig. 2: Un annuncio della Marconi's Wireless sul Daily Mirror del 30 luglio 1910 riferisce dell'arresto di due ricercati eseguito in Canada, all'arrivo della nave Monrose su cui erano imbarcati, grazie al messaggio trasmesso con la radio di bordo.

 

 

Proprio nel 1909, grazie all'invio di un SOS con la radio di bordo, l'invenzione di Marconi permise il primo salvataggio marittimo dei naufraghi delle navi Florida e Republic, scontratesi nell'Atlantico, ma fu il 14 aprile 1912 che la radio riscosse un enorme successo presso l'opinione pubblica mondiale, con il salvataggio di una parte dei passeggeri del Titanic ottenuto grazie ai marconisti del transatlantico che continuarono a trasmettere mentre la nave affondava.

  Fig. 3: Il Titanic, i cui naufraghi furono salvati dalla nuova invenzione di Marconi.

(Guglielmo Marconi - pagina 3 di 4)
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