L'energia elettrica

L’energia elettrica è una forma intermedia di energia. Viene prodotta in centrali termoelettriche (dove si brucia olio combustibile, gas, carbone, biomasse, ecc), in centrali idroelettriche ed elettronucleari; quantità più piccole sono prodotte dal vento, da pannelli solari fotovoltaici,dalle maree, ecc (Fig. 1)

L’energia elettrica non inquina ed è facile da trasportare attraverso reti elettriche integrate. Dopo il trasporto l’energia elettrica viene trasformata per l’utilizzazione in energia meccanica, termica, luminosa, chimica, ecc.

 

Figura 1: Distribuzione della produzione di energia elettrica in Italia nel 2003 [Fonte: GRTN S.p.A (www.grtn.it)].

 
L’Italia produce energia elettrica principalmente tramite combustibili fossili (con il metano in aumento) in centrali idroelettriche e geotermiche. L'Italia è la Nazione europea che importa più energia elettrica, in particolare dalla Francia, dalla Svizzera, dall'Austria e dalla Slovenia (da elettronucleare) (Fig. 2).

Per i prossimi decenni si prevede che la domanda di energia elettrica nel mondo avrà il più alto tasso di crescita: il suo consumo dovrebbe raddoppiare nei prossimi 10 – 20 anni.

Occorre produrre energia elettrica al momento della domanda: c’è in particolare il problema di soddisfare la richiesta nelle ore di punta, che in Italia vanno dalle 8:30 alle 11:30 e dalle 16 alle 19. Durante l’estate la richiesta aumenta verso le ore 14, quando vengono accesi i condizionatori, il cui uso è in forte aumento. Durante queste ore vengono messe in funzione tutte le centrali elettriche a disposizione.

 

Figura 2: Importazione di energia elettrica in Italia nel 2003 [Fonte: GRTN S.p.A (www.grtn.it)].

Per evitare le possibilità di black-out è urgente migliorare la rete di distribuzione e aumentare la capacità di produzione di energia elettrica. D’altra parte l’Italia deve progressivamente ridurre le emissioni in atmosfera dei gas serra, essenzialmente CO2, secondo gli impegni presi con il protocollo di Kyoto. Questo richiederebbe un oculato risparmio energetico e un maggiore uso delle fonti di energia non inquinanti. Un esempio potrebbe essere dato dall'utilizzo dell'energia solare sfruttando la tecnologia fotovoltaica.

Il progetto 10000 tetti fotovoltaici dell’ENEA, e una sua estensione a un numero molto più grande, prevede l’installazione di tetti su edifici pubblici e su abitazioni private utilizzando sovvenzioni statali, regionali, locali e fondi della Comunità Europea. Questa iniziativa è certamente positiva per incoraggiare uno sfruttamento più diffuso dell’energia solare. Purtroppo le attuali pratiche burocratiche necessarie per ottenere un finanziamento e per installare un sistema di pannelli solari sono piuttosto complicate. È anche auspicabile che le procedure di allacciamento alla rete pubblica e le tecniche di inserimento architettonico negli edifici diventino più semplici ed economiche.


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